Sentenza Tar conferma errore Fedriga
Moretuzzo: «La scuola sia priorità, a rischio un’intera generazione»
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Moretuzzo: «La scuola sia priorità, a rischio un’intera generazione»
Ai “Giovedì del Patto” amministratori ed esperti del settore a confronto sul tema
Moretuzzo e Bidoli: «Una buona notizia, ma serve una riflessione sulla mobilità sostenibile»
Economia, Trasporti, Mobilità sostenibile
Diretta online giovedì 14 gennaio, alle 21, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Patto per l’Autonomia
Illustrata in II Commissione la proposta di legge del Patto per l’Autonomia sui buoni spesa solidali gestiti dai Comuni.
Moretuzzo: «. La Regione fermi l’assalto ai torrenti montani»
Plauso del Patto per l’Autonomia alla petizione contro la costruzione di un impianto sul Fella
Interrogazione del Patto per l’Autonomia. Moretuzzo a Callari: «Cosa aspettate a rescindere il contratto?»
Moretuzzo: «Rimandare la riapertura delle scuole superiori a febbraio è una sconfitta per tutti». È il commento del capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, dopo la decisione della Giunta regionale di prolungare la chiusura degli istituti secondari di secondo grado al 31 gennaio con una nuova ordinanza del presidente Fedriga, definita “scelta di responsabilità” rispetto ai dati della pandemia in corso.
Bidoli e Moretuzzo: «Si rispetti la sovranità dei Consigli comunali»
Esprimono solidarietà al popolo e alle istituzioni croate i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, dopo il violento terremoto registrato stamani in Croazia, ultimo di una preoccupante serie di scosse.
Maurmair: «Si corregga il sistema elettorale a garanzia dei movimenti regionali e delle minoranze linguistiche. I parlamentari friulani a Roma difendano la loro minoranza»
Moretuzzo: «Anacronistiche le scelte della Giunta Fedriga».
Bocciato l’ordine del giorno del Patto per l’Autonomia per lo stop a nuovi impianti sotto quota 1500 metri.
Ambiente, Infrastrutture, Turismo
Il Consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno del Patto per l’Autonomia
Moretuzzo: «si investa su prevenzione e territorio»
Moretuzzo e Bidoli: «Si definiscano norme adeguate per mantenere servizi e attività di prossimità nei centri minori e in montagna»
Moretuzzo: «Servono scelte coraggiose e partecipate, ma la maggioranza si tira indietro»
Economia, Ambiente, Trasporti, Mobilità sostenibile
Moretuzzo e Bidoli: «Così si favoriscono i circuiti virtuosi di filiera corta, sostenendo l’innovazione»
Economia, Agricoltura, e-commerce
Bidoli: «Una figuraccia istituzionale. Superato ogni limite di decenza»
Lo chiede il Patto per l’Autonomia con un emendamento alla legge di stabilità
Bidoli: «Si investa nella tutela e valorizzazione di un patrimonio troppo spesso dimenticato»
Bidoli: «Si cerchino alternative alla costruzione di una presa idraulica sul torrente»
Moretuzzo: «Serve un piano di azione di lungo respiro, nel segno della sostenibilità ambientale e a favore di tutti i territori»
Economia, Ambiente, Recovery Fund
Pd, Patto per l’Autonomia, M5S, Cittadini e Open Fvg chiedono il confronto in III Commissione Consiliare con sindacati e categorie mediche.
Moretuzzo: «E si sistemi la rete di distribuzione»
Il Patto per l’Autonomia chiede chiarimenti alla Giunta sui fondi destinati dalla finanziaria regionale all’impresa di Maniago.
Moretuzzo: «Ennesimo schiaffo della maggioranza alle piccole e medie imprese»
Il Patto per l’Autonomia chiede il ritiro dell’emendamento Borghi (PD) presentato in Parlamento
Economia, Acqua, Energia, Ambiente
Diretta online il 3 dicembre, alle 21, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube del Patto per l’Autonomia
Il Patto per l’Autonomia richiede un nuovo sistema elettorale a garanzia dei movimenti regionali e delle minoranze linguistiche.
Il Consiglio Regionale approva all’unanimità una mozione per la tutela dell’ente a rischio di aggregazione
Moretuzzo e Bidoli: «La violenza di genere va combattuta sempre, con la diffusione di una cultura inclusiva e del rispetto. Una battaglia che ci chiama tutti in causa»
Ordine del giorno sul rilevamento degli open data per garantire didattica in presenza
«L’informativa sul tema del Recovery Fund data oggi (19 novembre, ndr) dall’assessore Zilli alla I Commissione consiliare evidenzia una situazione che rischia di vedere il Friuli-Venezia Giulia sparire dalla scena – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo –. È evidente che il governo statale cercherà di centralizzare quanto più possibile le scelte relative all’utilizzo delle risorse disponibili in base al Programma Next Generation EU – il più importante dei mezzi messi in campo dall’Unione europea per sostenere l’economia ai tempi del Coronavirus – ed è altrettanto evidente che oggi non ci sono delle certezze rispetto alle procedure e al ruolo che le Regioni potranno esercitare. In un contesto come questo, però, il Friuli-Venezia Giulia non può limitarsi ad aspettare che qualcuno, bontà sua, ci dica quante risorse avremo a disposizione e come utilizzarle; è fondamentale elaborare quanto prima una nostra visione e una serie di ambiti di azione in cui sviluppare un nostro “Green Deal”».
Pertanto, continua Moretuzzo, «è necessario definire un piano di azione che tenga conto del perimetro di azione stabilito dai criteri per l’utilizzo dei fondi stabilito in sede europea, per i quali il 57% delle risorse deve andare ad ambiente (energia e clima) e digitalizzazione, e che diventi l’elemento base su cui declinare le progettualità che potranno entrare nell’ambito del Next Generation EU e della programmazione 2021-27. Quel Piano di azione deve poi essere l’elemento su cui avviare un negoziato serrato con lo Stato, con la consapevolezza che per il Friuli-Venezia Giulia, e in particolare per alcune aree del territorio, questa è la “partita della vita”: non possiamo permetterci di sprecare un’occasione storica, con una serie di risorse importanti da utilizzare, per avviare una transizione necessaria del sistema economico verso una svolta orientata alla sostenibilità ambientale e alla resilienza dei territori e delle filiere produttive».
Dunque, l’auspicio è che «il dibattito che si terrà su questo tema in Consiglio regionale la prossima settimana, stabilisca una road map serrata, in cui, anche attraverso l’ascolto delle rappresentanze della società civile, del mondo della ricerca, delle categorie produttive, le forze politiche si confrontino per definire urgentemente un piano d’azione quanto più possibile condiviso. Con la consapevolezza che siamo già in ritardo».
Moretuzzo: «La Regione prenda posizione in modo forte contro la fusione»
«La vicenda della possibile cessione del Consorzio Agrario del Friuli-Venezia Giulia, o del suo patrimonio e di suoi rami d’azienda, a una rete di consorzi di livello statale, è emblematica da diversi punti di vista – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, intervenendo sul futuro del Consorzio e in particolare sulla sua adesione al progetto sponsorizzato da Coldiretti –. Siamo di fronte all’ennesimo asset strategico friulano che rischia di venire smantellato a beneficio di un nuovo “processo di aggregazione per offrire traiettorie di futuro alle imprese agricole del Friuli Venezia Giulia”, tanto per citare il nuovo commissario veronese (un altro…) di Coldiretti, calato sulle pianure friulane per tacitare il malcontento della cosiddetta base».
Qualora la paventata aggregazione andasse in porto, per Moretuzzo assisteremmo alla perdita di controllo regionale di una realtà decisamente significativa con i suoi 2 mila 200 soci, 120 milioni di euro di fatturato e un patrimonio di 22 milioni di euro. «Patrimonio che, guarda caso, dovrebbe essere il primo elemento a confluire in questa nuova progettualità statale che andrà a definire le nuove sorti magnifiche e progressive dell’agricoltura italica – commenta il capogruppo del Patto per l’Autonomia –. C’è decisamente di che preoccuparsi, come dimostrato dalle reazioni di parti importanti del mondo agricolo friulano, a partire dalle dimissioni del presidente regionale di Coldiretti Pavan. È fondamentale che una posizione forte venga assunta anche dai vertici istituzionali regionali. L’audizione odierna (18 novembre, ndr) in II Commissione da parte dei dirigenti del Consorzio Agrario ha confermato che i rischi di questa operazione non sono accettabili e che la politica deve intervenire in modo deciso». Una posizione «morbida» non è accettabile per Moretuzzo, visto che, «soprattutto in momenti come questi, la Regione ha un ruolo fondamentale nell’indirizzare le politiche economiche del proprio territorio, in primis nelle scelte sull’utilizzo delle risorse disponibili e sui contributi, anche comunitari, che possono o meno essere assegnati ai vari settori. È pertanto evidente che gli elementi, quantomeno per una convinta moral suasion, ci sono tutti».
«La difesa della specialità regionale, spesso evocata a sproposito, più quasi come un feticcio che come strumento formidabile per dare risposte importanti alle questioni che rischiano di travolgerci, passa anche – se non soprattutto – attraverso la capacità di trattenere i centri decisionali ed economici sul nostro territorio. Fra questi il Consorzio Agrario – conclude Moretuzzo –. È bene che tutto il Consiglio Regionale e la Giunta Fedriga ne tengano conto».
Salvaguardia del Lago dei Tre Comuni, a che punto siamo con i progetti del tavolo tecnico?
Interrogazione del Patto per l’Autonomia
A che punto sono i progetti di salvaguardia del lago di Cavazzo? Lo chiedono alla Giunta Fedriga i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, con un’interrogazione che intende far luce sulle attività del Laboratorio Lago dei Tre Comuni, il tavolo tecnico istituito per individuare le criticità del lago di Cavazzo e proporre soluzioni finalizzate a recuperarne le condizioni di naturalità e a garantirne la fruibilità, anche a fini turistici, in conformità al Piano regionale di tutela delle acque, con una destinazione di spesa, per il 2019, di 50 mila euro. In tal senso, Bidoli e Moretuzzo chiedono di sapere se il Laboratorio Lago dei Tre Comuni ha elaborato un piano di lavoro, a che punto è l’attuazione di tale piano e se sono state avviate adeguate progettualità al fine di costruire l’opera di bypass per convogliare direttamente le acque gelide e torbide della centrale di Somplago, diminuendo in questo modo l’impatto sul livello del lago, soggetto a forte oscillazione, sulla sua fruibilità turistica e sulle attività legate alla pesca.
«Sulle acque del canale di scarico del lago verranno realizzate tre centraline idroelettriche che andranno ad aggiungersi al progetto del Consorzio di Bonifica Friulana di derivazione irrigua dallo stesso canale di scarico – ricordano Moretuzzo e Bidoli –. Queste centraline potrebbero continuare a turbinare acqua proveniente dal lago di Cavazzo, una volta che la centrale di Somplago entrasse in fermo, con il rischio concreto di un abbassamento del livello del lago a causa dell’acqua turbinata. Con l’opera di bypass, che porterà le acque in uscita dalla centrale direttamente nel canale di scarico del lago, centraline e derivazione irrigua potranno essere realizzate senza comportare importanti interferenze con il bacino. Chiediamo alla Giunta regionale chiarezza sullo stato di fatto. Non vorremmo che il Laboratorio Lago dei Tre Comuni fosse un espediente al quale non fanno seguito azioni concrete per la rinaturalizzazione e fruibilità dello stesso lago, dimostrando – se così fosse – di non comprenderne la strategicità per lo sviluppo della valle e del suo circondario più vasto, ma anche per il sistema acquifero».
Depositata una mozione del Gruppo Consiliare del Patto per l’Autonomia
Una revisione della Politica agricola comune 2021-27 nel segno del Green Deal europeo, facendone uno strumento per realizzare appieno la transizione ecologica dell’agricoltura. La chiedono i consiglieri regionali del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, con una mozione, depositata oggi (6 novembre, ndr), che impegna il Presidente del Consiglio e il Presidente della Regione ad attivarsi presso il Governo, il Parlamento e il Comitato europeo delle Regioni affinché intervengano subito per far sì che i regolamenti per la nuova Pac 2021-2027 siano allineati alle strategie “Farm to Fork” (“Strategia dal campo alla tavola per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”) e “Biodiversità 2030”, chiavi di volta per la realizzazione del Green Deal, ovvero la traduzione europea degli impegni internazionali in materia di clima e sostenibilità nonché un vero e proprio progetto di leadership europea sul tema dell’ambiente.
«La Pac dovrebbe sostenere i modelli di produzione alimentare e di consumo che riducono l’uso delle risorse naturali a livelli equi e sostenibili, nonché quella di fermare il fenomeno di abbandono delle campagne in particolare da parte dei più giovani. Con questa mozione, riscontrando alcune criticità nei nuovi regolamenti – affermano Moretuzzo e Bidoli, ricordando che la Regione Friuli-Venezia Giulia si è candidata come regione pilota Green Deal con la generalità di Giunta regionale 812/2020 –, proponiamo di vincolare il sostegno economico al raggiungimento degli obiettivi delle strategie “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030” e di assicurarsi che la Pac non sostenga o incentivi pratiche dannose o incompatibili con il Green Deal. Si consenta inoltre agli agricoltori e alle aree rurali ed interne di essere i motori di un cambiamento positivo, dedicando finanziamenti sufficienti volti a premiare le pratiche che riducono gli impatti su acqua e aria, che conservano la fertilità del suolo e degli ecosistemi e che promuovono la transizione verso modelli alimentari sostenibili; e si rafforzi il valore aggiunto delle economie locali attraverso filiere corte e la promozione di modelli business orientati alla salute e alla sostenibilità nelle aree rurali».
Moretuzzo: «Riabilitazione doverosa nel necessario percorso di rilettura della Grande Guerra in Friuli»
«L’omaggio ai fusilâts di Cercivento è doveroso, e non solo nella giornata odierna. È tempo che anche il Parlamento italiano se ne renda conto». Così il segretario del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, che oggi, 4 novembre, nella giornata dell’unità nazionale e delle forze armate, si è recato con una delegazione del partito in un luogo simbolico, «lontano dalla retorica nazional-militarista», a depositare un mazzo di fiori al cippo eretto a Cercivento in ricordo degli alpini Giovanni Battista Coradazzi, Angelo Massaro, Basilio Matiz e Silvio Gaetano Ortis, fucilati “per l’esempio” negli anni terribili della Grande Guerra, vittime del militarismo ottuso.
Proprio per sostenere l’iter della legge 991 sulla riabilitazione storica e morale dei fucilati e di tutte le altre vittime condannate a morte su sentenza dei tribunali militari durante la prima guerra mondiale, abbandonate all’oblio, continua la staffetta del digiuno promossa dalla “Società della Ragione”, alla quale hanno aderito anche diversi esponenti del Patto per l’Autonomia. Nel concreto, i partecipanti alla staffetta chiedono l’urgente approvazione di un provvedimento legislativo che restituisca riabilitazione piena alle vittime del “cadornismo” e di ufficiali insensati sulla base del ripudio della pena di morte dichiarato dalla Repubblica italiana all’articolo 27 della Costituzione: elementi già previsti nell’articolato del ddl 991 presentato nel 2018 alla Commissione Difesa del Senato, largamente approfondito e discusso e di fatto pronto a essere presentato al voto dell’Aula, per poi arenarsi dopo il recente avvicendamento della Presidenza di Commissione.
«L’approvazione di una legge di costruzione di una memoria senza ombre, basata sulla verità storica, è indispensabile e si inserisce nel necessario percorso di rilettura dell’“inutile strage” che ha investito anche la nostra terra oltre un secolo fa, rispetto alla quale lo Stato italiano, per molti aspetti, continua a non voler fare i conti», afferma Moretuzzo.
Moretuzzo: «Necessario sostenere economicamente l’intero settore»
«Si individuino gli strumenti più adeguati per sostenere concretamente i lavoratori del settore della cultura e dello spettacolo le cui attività sono fortemente penalizzate dalle misure di contrasto all’emergenza epidemiologica in corso». È questo l’impegno rivolto alla Giunta regionale dai consiglieri del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bidoli, in un ordine del giorno sostenuto da tutte le forze politiche in Consiglio e approvato nella serata di ieri (29 ottobre, ndr).
«L’intero settore della cultura e degli spettacoli dal vivo è in ginocchio, costretto nuovamente a fermarsi dall’emergenza epidemiologica, dopo le chiusure della scorsa primavera e una estate di fortissime limitazioni», afferma il capogruppo Moretuzzo. «Nel mettere subito in campo risorse per le imprese regionali non dobbiamo dimenticare questi lavoratori: artisti, performer, tecnici e tutti i professionisti che rendono possibile la fruizione e il progresso della cultura per l’intera società e che si trovano in migliaia senza fonti di reddito».
I consiglieri del Patto per l’Autonomia esprimono quindi vicinanza e solidarietà alla mobilitazione dei lavoratori dello spettacolo e della cultura che manifestano nella giornata di oggi (30 ottobre, ndr) a Trieste e in moltissime piazze italiane.
Assestamento d’autunno.
Moretuzzo: «Bene gli aiuti alle imprese, ma si lavori subito ai progetti del Recovery Fund. Siamo già in ritardo»
«Apprezziamo e condividiamo la richiesta di collaborazione arrivata dal Presidente Fedriga. L’emergenza in atto e i mesi che ci attendono devono essere affrontati con serietà e unità da tutte le forze politiche – afferma il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo, relatore di minoranza del disegno di legge 111 sulle misure finanziarie intersettoriali e noto come assestamento d’autunno –. Come nella prima fase dell’emergenza, la scorsa primavera, il Patto per l’Autonomia c’è e oggi abbiamo condiviso con la Giunta e gli altri Gruppi le misure emergenziali adottate in questa manovra, come i fondi destinati alle imprese, gli scorrimenti di graduatorie per imprenditoria giovanile e impianti sportivi, i contributi per la didattica a distanza che avevamo sollecitato in Commissione. Rimangono invece le perplessità su alcuni passaggi proposti dalla maggioranza: il rinvio del pagamento IRAP in modo indiscriminato per tutte le imprese, anche quelle che hanno aumentato il fatturato e non hanno problemi di liquidità, penalizzando quindi i settori in vera difficoltà, che avrebbero potuto avere più risorse a disposizione; l’ennesima riserva di denaro – 1,5 milioni di euro – per quel “bonus bellezza” fermo da un anno e mezzo senza attuazione; la conferma dei contributi benzina per auto inquinanti».
Per Moretuzzo, inoltre, non vengono affrontate subito questioni cruciali per la tenuta del sistema sociale ed economico del territorio. «Non è sufficiente la condivisione sull’emergenza, che è urgente e pressante, ma serve quanto prima volgere il nostro sguardo in avanti. È chiaro a tutti che questa pandemia avrà conseguenze economiche e sociali enormi, con interi settori che dovranno reinventarsi, ed è urgente che il Consiglio regionale si occupi di immaginare i progetti di riforma e intervento sulla nostra Regione che dovranno rientrare nel Recovery fund. Queste risorse – conclude Moretuzzo – saranno uno strumento formidabile, ma siamo già in ritardo: mentre gestiamo l’emergenza dovremo quanto prima iniziare a confrontarci sul futuro e le prospettive dei cittadini e delle imprese del Friuli-Venezia Giulia».
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